Il rinnovo dell’immagine di un capannone esistente a Zanica, nella zona di lottizzazione industriale, è il tema di questo lavoro. Il progetto prevede un intervento sulla facciata, sistemazione dell’esterno, rifacimento degli uffici e delle zone di rappresentanza. Per quanto concerne la facciata si è proceduto nel modo più classico, al volume esistente si è applicata una nuova pelle.
Perché questa pelle non ricalchi la piattezza della facciata abbiamo cercato di renderla tridimensionale attraverso lo sfruttamento della luce solare che modifica il prospetto durante le varie ore del giorno. Durante le ore notturne, l’illuminazione a led, curata dallo studio Rossi Bianchi lighting design, enfatizza ulteriormente luci e ombre di questo foglio di lamiera che ripiega su se stesso. Data la funzione produttiva dell’edificio e la necessità di contenere i costi abbiamo messo al centro del progetto “l’uomo che ci lavora” cercando di creare un ambiente semplice ma accurato, poco dispendioso ma comodo e funzionale, sereno e raffinato per la scrupolosa cura dei dettagli, della realizzazione e della messa in posa. Un ambiente rasserenante ed efficiente. Il materiale dominante è l’alluminio: versatile, leggero pur essendo molto resistente, riciclabile all’infinito. La composizione dei pannelli per la facciata formano un foglio alto 12 metri per una lunghezza di 40 metri, una volta ripiegata si riduce a 30 metri. I pannelli sono composti da lamiere grecate, come quelle normalmente usate per realizzare coperture, in corrispondenza delle finestre la stessa lamiera è forata per lasciare passare la luce negli uffici .Gli ingressi, pedonale e carrabile, sono segnalati da due cornici a tutta altezza, la pensilina, con uno sbalzo di tre metri, segnala l’ingresso agli uffici. I pannelli d’alluminio tornano all’interno in posizione verticale per creare una quinta e schermare la scala che porta agli uffici del primo piano.